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Per gli Ermellini chi va piano va sano e lontano...

L'automobilista deve regolare la propria condotta in strada in modo che essa non costituisca pericolo per la sicurezza di persone e cose, prevendendo anche i comportamenti irregolari altrui, a meno che essi non risultino assolutamente imprevedibili. È quanto hanno affermato i giudici della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 121/2020, confermando la condanna per lesioni personali colpose a carico di un automobilista che si era scontrato con un furgone proveniente dalla opposta carreggiata che, a sua volta, aveva eseguito una manovra azzardata. La dinamica dell'incidente, come ricostruita dalle dichiarazioni rese dai testimoni e dalle perizie tecniche, aveva chiarito che l'impatto poteva essere evitato se il condannato avesse mantenuto una velocità di marcia meno elevata e comunque rispettosa dei limiti prescritti. Una maggiore prudenza avrebbe infatti consentito di poter prevedere anche l'imprudenza altrui.

n° 1657 - venerdì 10 gennaio 2020
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tag Corte di Cassazione | Cassazione penale | Incidente stradale | Codice della strada | Responsabilità penale



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