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Le Sezioni Unite tracciano la differenza tra estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni

Con sentenza n. 29541, depositata in data 23 ottobre 2020, le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione hanno indicato i criteri distintivi tra il reato di estorsione e quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
In particolare, i giudici di legittimità hanno evidenziato come il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone si differenzi dall'estorsione esclusivamente per l'elemento psicologico.
Nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni l'agente agisce per perseguire un profitto nella convinzione di esercitare un suo diritto; nel reato di estorsione l'agente agisce per perseguire un profitto nella piena consapevolezza della sua ingiustizia.

n° 1727 - giovedì 12 novembre 2020
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tag Corte di Cassazione | Estorsione | Minaccia | Esercizio arbitrario delle proprie ragioni | Reato | Elemento psicologico



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