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Fai uso di cannabis? Per l'ONU non sei più un "drogato"

La Cannabis non è più inserita nella Convenzione Unica sugli Stupefacenti del 1961: lo ha deciso la Commissione dell'ONU. Quest'ultima ha riconosciuto le proprietà mediche della cannabis eliminandola dalla lista delle sostanze ritenute pericolose. In merito è intervenuto anche l'OMS che ha evidenziato che la cannabis ha molti più effetti positivi sulla salute umana rispetto a quelli negativi. La Commissione non è stata unanime in quanto ci sono stati 27 paesi che hanno votato per l'eliminazione della cannabis dalla lista delle sostanze pericolose, uno che si è astenuto e 25 che hanno votato contro la modifica del suddetto elenco. La cancellazione è stata supportata da numerosi studi scientifici che hanno evidenziato le proprietà mediche della cannabis soprattutto in riferimento al morbo di Parkinson ed addirittura al cancro. Nel nostro paese la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12348/2020 si è già pronunciata sulla coltivazione domestica di cannabis evidenziando che non è reato coltivare cannabis se le piante sono destinate ad uso personale. In questa sentenza è stato evidenziato che le coltivazioni di minime dimensioni, effettuate con metodi rudimentali non professionali, non integrano un reato se hanno come obiettivo la produzione di cannabis per uso personale del coltivatore. Tuttavia la Cannabis viene ancora considerata una sostanza "illegale". Si attende, quindi, un intervento legislativo che adegui l'attuale normativa alla disciplina internazionale.

n° 1749 - giovedì 10 dicembre 2020
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tag ONU | Droga | Cannabis | Commissione | Corte di Cassazione | Coltivazione | OMS



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