La pacca sul sedere è davvero violenza sessuale?
La giornalista che accusa il tifoso di molestie sessuali dopo aver ricevuto una
pacca sul sedere ha insinuato in tutti i giuristi lo stesso dubbio: è lecito
parlare di violenza sessuale anche in tale caso?
La Corte di Cassazione già nel 2012 aveva sancito il principio secondo cui "il
palpeggiamento del sedere, posto in essere con atto repentino e comunque in una
situazione in cui la vittima non ha la possibilità di sottrarsi alla condotta
posta in essere dall'aggressore integra il reato di violenza sessuale".
Tuttavia la Corte ha stabilito, nella più recente sentenza n. 31737 del 2020,
che "la natura sessuale dell'atto deriva dalla sua attitudine ad essere
oggettivamente valutato, secondo canoni scientifici e culturali, come erotico,
idoneo cioè a incarnare il piacere sessuale o a suscitarne lo stimolo a
prescindere dallo scopo dell'agente". Con la sentenza n. 37725 del 2021,
invece, la Corte di Cassazione Penale ha affermato che "il reato di violenza
sessuale si configura anche nel compimento di atti sessuali repentini, compiuti
improvvisamente all'insaputa della persona destinataria". La Corte di
Cassazione ha anche ribadito che toccare i glutei ad una donna, per finalità
irrisoria e goliardica, non rende meno grave il comportamento: anche se l'azione
del soggetto non è ridotta a procurarsi un piacere fisico, la stessa comporta
comunque un'intrusione della sfera sessuale della persona che la subisce e
dunque il configurarsi del reato di violenza sessuale e non assume neppure
rilievo il fatto che "la vittima sia riuscita a sottrarsi all'azione
dell'aggressore o che quest'ultimo consegua la soddisfazione erotica". Lo
schiaffo sulle natiche, dunque, configura una violenza sessuale consumata, e non
solo tentata, in quanto realizza un'indebita "intrusione nella sfera sessuale
della vittima".
n° 1871 - giovedì 13 gennaio 2022
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tag Violenza sessuale | Reato
3.10.2024
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