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Cartabia... una ministra elettrizzante (letteralmente)

Si torna a parlare della possibilità di sperimentare le armi ad impulso elettrico in carcere; queste sono considerate armi a tutti gli effetti e come tali devono sottostare all'uso delle armi e alle stesse limitazione già previste per l'impiego di ogni altro armamento speciale, a garanzia della sicurezza di chi la porta. Lo ha detto la ministra Cartabia, ricordando che le armi in carcere non possono entrare perché ogni arma che entra è un elemento di pericolo in più per tutti. Le pistole elettriche, dunque, non faranno eccezione, ma potranno essere utilizzate in casi critici; di parere contrario sono però le forze di polizia, le quali continuano a richiedere una maggiore sicurezza in carcere. La Ministra Cartabia, tuttavia, sostiene l'importanza di tenere queste armi al di fuori delle zone carcerarie vere e proprie, evidenziandone però l'importanza. Solo tra qualche mese ci si potrà esprimere in merito all'utilità o meno del taser.

n° 1894 - giovedì 7 aprile 2022
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