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Operazione "Rear window": spiati dentro casa

Dieci persone accusate di spiare intere famiglie nell'intimità delle loro case, sono state denunciate da parte della Polizia Postale. Gli indagati riuscivano ad "introdursi" illegalmente violando la privacy di ignare persone scandagliando la Rete alla ricerca di impianti di videosorveglianza connessi ad Internet. Una volta trovata la linea giusta, gli indagati effettuavano un attacco informatico che consentiva di scoprire le password degli Nvr (videoregistratori digitali a cui vengono collegate le telecamere). L'intento era quello di vendere i filmati e le immagini captate nei momenti di intimità delle persone, su delle "vetrine" online. Ciò è stato possibile anche perché nella quasi totalità dei casi i sistemi di videosorveglianza erano scarsamente protetti e le credenziali di accesso risultavano essere ancora quelle di "default" impostate dai produttori.

n° 1912 - giovedì 16 giugno 2022
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