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Autoriciclaggio con bitcoin: si può fare!

Con una interessante sentenza, la n. 27023/22, la Suprema Corte di Cassazione, seconda sezione penale, ha affermato che integra il reato di autoriciclaggio la condotta di chi, attuando una truffa, impieghi le somme truffate su un conto intestato alla piattaforma di scambio di "bitcoin" (con disposizione "on line"), per il successivo acquisto di tale valuta. Tale condotta favorisce, secondo i giudici, profitti illeciti in operazioni finanziarie a fini speculativi, volte a coprire la tracciabilità dell'origine delittuosa del denaro.

n° 1923 - giovedì 15 dicembre 2022
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tag Bitcoin | Autoriciclaggio | Corte di Cassazione | Sentenza



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