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L'arte della dialettica!

La Suprema Corte di Cassazione, V sezione penale, con la sentenza n. 1365/2023, ha stabilito che non si configura diffamazione on line nei confronti di un magistrato, quando si pubblica un post di "disappunto", su un social network (nel caso in analisi Facebook), se il senso del messaggio "postato" non ha un contenuto di attacco diretto e immediatamente associabile all'operato e alla onorabilità dell'ufficio di Procura della Repubblica. In questo caso la pubblicazione del post costituisce esercizio del proprio diritto di critica.

n° 1953 - giovedì 9 febbraio 2023
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