Per il consumatore più tutele dallo stato membro rispetto all'UE
La Corte di giustizia dell'UE nella causa C-453/10 ha sancito che, in caso di un contratto viziato da clausole abusive, queste ultime vengano annullate restando ferma la validità del contratto ai sensi dell'art. 6, par. 1, direttiva 93/13; al contempo, è riconosciuto agli Stati membri la possibilità di prevedere delle disposizioni più severe che garantiscano una maggiore protezione per i consumatori. Nel caso in esame un istituto non bancario, concedente crediti al consumo, ha messo in atto una pratica commerciale ingannevole consistente nel menzionare in un contratto di credito un tasso annuo effettivo globale (TAEG) inferiore a quello reale ma ciò per la Corte non ha diretta incidenza sulla validità del contratto ai sensi della norma precedentemente citata.
n° 619 - giovedì 22 marzo 2012
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tag Diritto civile | Corte di Giustizia | Consumatori | Clausola abusiva | TAEG
24.10.2023
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