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Non attuare direttive UE può costar caro...

La Corte di Cassazione, III sez. civile (sent. n. 4538/2012 del 22 marzo scorso), conferma il sorgere del diritto alla pretesa risarcitoria per danni causati da mancata o tardiva trasposizione di direttive UE nella legislazione italiana. Nel caso trattato, relativo in particolare al mancato recepimento delle regole in tema di retribuzione della formazione dei medici specializzandi (Dir. n. 75/362/CEE e n. 82/76/CEE), tale principio non cede nemmeno dinanzi alla "autoliquidazione del danno" effettuata dal legislatore tramite provvedimento ad hoc.

n° 668 - giovedì 10 maggio 2012
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tag Direttiva europea | Recepimento | Risarcimento del danno



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