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Corte di Cassazione: rivelare su un giornale l'omosessualità altrui è reato

Configura il reato di diffamazione e di violazione della privacy il rivelare, su una testata giornalistica, l'omosessualità di una persona senza il suo consenso. Questo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione (sent. n. 30369/12) che ha accolto il ricorso di un uomo su cui era stata reso noto pubblicamente l'orientamento sessuale. La Corte ha sancito che, "ai fini dell'individuabilità dell'offeso, non occorre che l'offensore ne indichi espressamente il nome", ma è sufficiente che la persona possa essere identificabile dal complesso delle informazioni fornite. Inoltre, "il contenuto dell'articolo, riferendo una situazione di fatto riconducibile alle scelte di vita privata del soggetto querelante, non ha alcun rilievo". Pertanto, l'articolo avrebbe violato la privacy e la reputazione della persona offesa.

n° 747 - giovedì 26 luglio 2012
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tag Reato | Diffamazione a mezzo stampa | Testata giornalistica | Corte di Cassazione | Privacy | Dati sensibili | Omosessualità



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