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Flash-Jus

Non ti sopporto più... me ne vado!

L'abbandono del tetto coniugale non comporta necessariamente l'addebito della separazione. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 2183 del gennaio 2013. Secondo i giudici, quando finisce l'"affectio coniugalis", e con esso anche la pazienza, il coniuge non è obbligato a perseverare nella convivenza matrimoniale. Anzi, il "passo indietro" sarebbe addirittura un diritto costituzionale e in quanto tale non meritevole di alcuna riprovazione giuridica.

n° 788 - giovedì 7 febbraio 2013
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tag Corte di Cassazione | Matrimonio | Diritto di famiglia | Coniugi | Separazione



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