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Avvocati, no alla pubblicità ingannevole

Si alla pubblicità palese, no a quella occulta in quanto ingannevole. E' quanto hanno statuito le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10304 del 2013, a proposito della pubblicità degli studi legali. I giudici, pur riconoscendo l'abrogazione del relativo divieto, hanno richiamato la necessità che la pubblicità informativa debba essere chiara e non generare confusione tra i cittadini. Nel caso di specie, gli ermellini, confermando il provvedimento sanzionatorio dell'Ordine, hanno ravvisato una forma di pubblicità ingannevole in una intervista ad un avvocato pubblicata da un giornale, corredata da foto e apprezzamenti vari fatti al professionista.

n° 885 - giovedì 30 maggio 2013
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tag Corte di Cassazione | Sezioni Unite | Avvocato | Pubblicità ingannevole | Pubblicità occulta



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