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"Che confusione..." saranno marchi simili!

"BlackBerry" e "BlackRuby": due parole distinte possono generare confusione nel consumatore? Per il Tribunale di Milano sì, in quanto foneticamente e graficamente simili, riferite a prodotti della stessa fascia di mercato e senza che il secondo marchio abbia alcun apporto innovativo rispetto al primo. Così, dunque, è stata accolta la pretesa attorea della nota marca di smartphone contro un'industria di componenti elettroniche italiana.

n° 931 - giovedì 10 ottobre 2013
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tag Marchi confusione | Proprietà industriale e intellettuale



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