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Il "numero chiuso" non blinda il diritto allo studio

Oggetto di accesi dibattiti e polemiche. Studenti contro il "sistema universitario" che ritengono leso il proprio diritto allo studio fatto dipendere dal superamento di test di accesso a determinate facoltà (test sempre più difficili da superare visti i tempi strettissimi che intercorrono tra l'esame di maturità ed il test stesso). È giusto blindare l'accesso ai corsi? Secondo la Corte Europea (cui hanno fatto ricorso alcuni studenti italiani) il sistema c.d. di "sbarramento" - adottato dall'Italia - non lede il diritto allo studio sancito dalla Convenzione Europea dei diritti umani, vista anche "l'ampia discrezionalità che questa concede a ciascuno Stato in tale ambito".

n° 947 - giovedì 31 ottobre 2013
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tag Diritto dell'uomo | Studenti | Università | Test di ammissione | Facoltà | Corte Europea diritti dell'uomo (CEDU) | Diritto allo studio



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