La difesa passa dalla... lingua!
Nel processo penale via libera alle lingue straniere. Viene, infatti, previsto che il cittadino straniero, qualora non conosca l'idioma italiano, abbia il diritto all'assistenza gratuita di un interprete ogni qualvolta si trovi in stato di fermo, arresto o custodia cautelare. Questo principio, già sancito dall'art. 6 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, troverà applicazione anche nell'ordinamento italiano, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 32/2014, dando finalmente seguito alle numerose direttive europee che già prevedevano tale obbligo a carico degli Stati europei.
n° 1034 - giovedì 27 marzo 2014
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