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Indovina chi? E scatta la diffamazione on line

Chi pubblica sul proprio profilo FB frasi lesive della reputazione altrui commette il reato di diffamazione. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 16712/14. Nel caso di specie, infatti, i giudici di legittimità hanno assunto tale decisione considerando che, sebbene nella frase offensiva non comparisse il nome dell'ingiuriato, l'autore del testo incriminato ha fornito tutte le informazioni utili ad un numero limitato di persone per individuare la persona offesa. Ciò basta a configurare l'ipotesi di diffamazione.

n° 1056 - giovedì 24 aprile 2014
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tag Corte di Cassazione | Facebook | Internet | Diffamazione | Sentenza | Social Network | Reato | Diritto penale



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