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Paese che vai, usanze che trovi (menomale)

La Corte di Cassazione, nella sentenza 14960\2015, ha stabilito che non c'è scriminante culturale per l'extracomunitario che maltratta la moglie e che si giustifica sostenendo che tali condotte sarebbero ammesse nel proprio paese. Inoltre, l'extracomunitario è tenuto a fornire risorse adeguate per il sostentamento dei figli. La Corte, infatti, ha respinto il ricorso di un uomo di origine marocchina che giustificava i maltrattamenti e lo stupro della moglie con il fatto che tali comportamenti sarebbero stati ammessi nel proprio paese.

n° 1217 - giovedì 16 aprile 2015
vai alla fonte Diritto 24
tag Famiglia | Stupro | Violenza domestica | Maltrattamenti | Figli | Alimenti | Corte di Cassazione | Violazione degli obblighi di assistenza familiare | Stranieri | Violenza sulle donne



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