Risponde di peculato il medico che "incassa" i soldi provenienti da attività in intramoenia
Con sentenza n. 35988 del 4 settembre 2015 la VI sezione della Suprema Corte di
Cassazione ha stabilito che risponde di peculato il medico che, effettuando
attività in regime di intramoenia, all'interno della struttura ospedaliera,
incassi le somme corrisposte dai pazienti, anziché indirizzare gli stessi alle
casse dell'ospedale.
La Corte ha precisato che il reato di cui all'art. 314 c.p. si potrà configurare
solo nei casi in cui il medico sia legittimato a riscuotere i soldi sussistendo,
in tal caso, quel necessario collegamento funzionale tra l'apprensione della "res"
e l'esercizio di propri poteri e doveri funzionali.
n° 1304 - giovedì 12 novembre 2015
vai alla fonte Altalex
tag Corte di Cassazione | Medico | Ospedale | Peculato | Reato
XHTML 1.0 | CSS 2.1 | Conforme alle linee guida per l'accessibilità ai contenuti del Web - livello tripla A
© 2004/25 Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli | Crediti