Verifiche protratte "sine die", la Cassazione grazia il Fisco
Lo Statuto dei diritti del contribuente prevede che le verifiche degli ispettori del Fisco nelle sedi aziendali debbano concludersi entro trenta giorni. La Corte di Cassazione, con sentenza n. 966/2016, ha chiarito che tale termine non ha natura perentoria e che, di conseguenza, sono utilizzabili gli elementi di prova raccolti e sono legittimi gli atti compiuti a seguito di verifiche "tardive". I giudici hanno chiarito che l'ordinamento non prevede alcuna sanzione per il protrarsi dell'azione investigativa e che il termine é posto per contemperare l'azione accertatrice del Fisco con la legittima aspirazione del contribuente a non subire eccessive limitazioni nella propria attività lavorativa. Pertanto esso ha natura ordinatoria.
n° 1326 - giovedì 4 febbraio 2016
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