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Per il Fisco il ritardo è sempre sostanziale

L'emissione tardiva di fatture da parte di un soggetto passivo IVA comporta la violazione di un obbligo tributario sostanziale e non formale, in quanto la mancata tempestività determina un pregiudizio all'attività di accertamento fiscale. I giudici della Corte di Cassazione, con sentenza n. 26015/2016, hanno chiarito che il ritardo nel fatturare un'operazione imponibile ai fini IVA, pur senza creare in ultima istanza un pregiudizio alle casse erariali, è sempre punibile, in quanto l'ordinamento tributario richiede il rispetto della tempistica relativa alla liquidazione dell'imposta.

n° 1338 - giovedì 25 febbraio 2016
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tag Corte di Cassazione | Agenzia delle Entrate | Fisco | IVA | Imprenditore



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