Per la Cassazione il superiore è criticabile
È illegittimo il licenziamento del lavoratore che ha "mosso" critiche nei confronti del suo datore di lavoro, se le espressioni utilizzate, civili e corrette, non hanno generato pregiudizi esterni all'azienda. A confermarlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 21649/2016, richiamando il principio della proporzionalità tra comportamento addebitato al lavoratore e misura inflitta. Nel caso di specie il lavoratore, in un'unica occasione, aveva sollecitato l'intervento dei superiori per risolvere delle conflittualità createsi in azienda.
n° 1436 - giovedì 17 novembre 2016
vai alla fonte Fisco e tasse
tag Corte di Cassazione | Rapporto di lavoro | Datore di lavoro | Lavoratore | Licenziamento | Giusta causa | Lavoro | Diritti dei lavoratori
XHTML 1.0 | CSS 2.1 | Conforme alle linee guida per l'accessibilità ai contenuti del Web - livello tripla A
© 2004/24 Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli | Crediti