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Vicino ipervigilante? La Cassazione dice no al risarcimento

Insonorizzare l'immobile senza riconoscimento del danno ai vicini che lamentano rumori molesti, se questi soffrono di sintomatologie paranoiche. Con la sentenza n. 661/2017, i giudici della Corte di Cassazione hanno chiarito che la particolare sensibilità manifestata dai soggetti ricorrenti, nel caso di specie una mamma e un figlio affetti da un cronico stato ansioso-depressivo, non giustifica alcun risarcimento per il danno da rumore patito, bensì una semplice tutela preventiva attraverso sistemi di insonorizzazione degli ambienti. Secondo la Corte, affinché si configuri una tutela risarcitoria, è necessario che vi sia un nesso causale diretto tra il rumore e il malessere depressivo lamentato dai soggetti. Nel caso di specie, il malessere derivava innanzitutto da una personalità disturbata dei ricorrenti.

n° 1454 - giovedì 19 gennaio 2017
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tag Corte di Cassazione | Condominio | Danno | Risarcimento del danno



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