Malato immaginario, la Corte in soccorso del medico
Le continue e incessanti richieste di essere sottoposto a cure mediche possono configurare il reato di molestia. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 31467/2017, a proposito di un paziente che, a guarigione avvenuta, in maniera petulante richiedeva, al suo medico curante, continue cure secondo modalità e tempistiche del tutto personali. Secondo i giudici della Corte il reato di molestie si può concretizzare anche con una sola azione di disturbo o violenza caratterizzata da petulanza e capace di interferire nella sfera privata altrui.
n° 1499 - giovedì 29 giugno 2017
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