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Utero in affitto: è reato, senza se e senza ma. Parola della Cassazione

La decisione è della sesta sezione penale della Corte di Cassazione: con la sentenza n. 2173, depositata lo scorso 17 gennaio 2019, si stabilisce un punto fermo sulla pratica dell'utero in affitto o gestazione per altri, o maternità surrogata. È sempre e comunque un reato, anche se gratis. Condannata una coppia, nonchè la madre naturale, per il reato di "affidamento a terzi di un minore" anche se gratuito, in violazione dell'articolo 71 della legge 184/1983, intitolata "Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori". Il corpo umano non è uno strumento di produzione per altri e questo anche se le madri naturali si prestano a titolo gratuito a concepire e partorire un figlio che non sarà loro. La persona umana non è un "prodotto", oggetto di contratto, neppure a titolo gratuito. La fattispecie delittuosa punita dall'articolo 71 della legge" non richiede "per colui che affida il minore, la previsione di un compenso economico come corrispettivo della consegna del minore stesso".

n° 1564 - mercoledì 13 febbraio 2019
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tag Bioetica | Diritti fondamentali | Adozione | Maternità | Reato | Corte di Cassazione | Cassazione penale



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