Senza Tarsu non si...cantano messe
Nel computo della Tarsu vanno escluse esclusivamente quelle aree del monastero effettivamente adibite ad attività di culto (come le cappelle e le sagrestie), mentre restano assoggettate all'imposizione quelle destinate alle quotidiane esigenze e alle ordinarie incombenze, anche nell'ipotesi che gli spazi siano occupati da suore di clausura. La Corte di Cassazione con ordinanza n. 38984 del 7 dicembre 2021 ha ribadito il proprio orientamento restrittivo sull'esenzione dal pagamento Tarsu. Per gli Ermellini l'esenzione Tarsu trova giustificazione solo nella mancata produzione di rifiuti urbani e per questo è stato respinto il ricorso di un monastero napoletano di suore clarisse cappuccine contro la condanna a pagare la tassa comunale. Infatti è stata negata l'esenzione, malgrado questa fosse prevista dal regolamento comunale, per i locali destinati al culto religioso, limitatamente alla parte nella quale si svolgono funzioni religiose, con esclusione delle zone adibite ad abitazione.
n° 1848 - giovedì 9 dicembre 2021
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