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Licenziamento per offese contenute in scritti difensivi

In una recente sentenza (Sentenza 13 dicembre 2010, n. 25146), la Corte di Cassazione ha chiarito che le offese rivolte al datore di lavoro, contenute in atti difensivi del lavoratore, non possono costituire giusta causa di licenziamento.
Le offese eventualmente presenti nell'atto introduttivo o nelle memorie conclusive, depositate in un procedimento, sono coperte dalla causa di non punibilità di cui all'art. 598 c.p. e quindi consentite a patto che si riferiscano in modo diretto all'oggetto del processo.

n° 202 - giovedì 20 gennaio 2011
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tag Datore di lavoro | Lavoro subordinato | Licenziamento | Giusta causa | Diritto penale | Processo penale | Scritti difensivi



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