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La sussidiarietà dell'azione di ingiustificato arricchimento

Le Sezioni Unite, con la sentenza n. 33954, depositata il 5 dicembre 2023, chiariscono quando è possibile proporre l'azione di arricchimento, partendo dal dettato dell'articolo 2042 del codice civile che definisce il "carattere sussidiario dell'azione". E allora, afferma la Cassazione, "ai fini della verifica del rispetto della regola di sussidiarietà, posto dall'art. 2042 c.c., la domanda di arricchimento è proponibile ove la diversa azione, fondata sul contratto, su legge ovvero su clausole generali, si riveli carente ab origine del titolo giustificativo". Viceversa, prosegue, "resta preclusa nel caso in cui il rigetto della domanda alternativa derivi da prescrizione o decadenza del diritto azionato, ovvero nel caso in cui discenda dalla carenza di prova circa l'esistenza del pregiudizio subito, ovvero in caso di nullità del titolo contrattuale, ove la nullità derivi dall'illiceità del contratto per contrasto con norme imperative o con l'ordine pubblico".

n° 2072 - giovedì 14 dicembre 2023
vai alla fonte Il Sole 24 Ore
tag Corte di Cassazione | Prescrizione | Decadenza | Contratti | Ingiustificato arricchimento



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