Licenziamento per il sindacalista che lede l'immagine della sua azienda
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35922/20023, ha statuito che la qualifica di sindacalista non salva il dipendente dal licenziamento per le espressioni lesive della reputazione dell'azienda pubblicate sul suo profilo Facebook aperto. Nella contestazione disciplinare venivano appunto contestati i commenti presenti sul social media "gravemente lesivi dell'immagine e del prestigio dell'azienda nonché dell'onorabilità e dignità dei suoi responsabili".
n° 2076 - giovedì 28 dicembre 2023
vai alla fonte Corte di Cassazione
tag Corte di Cassazione | Lavoro | Datore di lavoro | Lavoratore | Facebook | Licenziamento
XHTML 1.0 | CSS 2.1 | Conforme alle linee guida per l'accessibilità ai contenuti del Web - livello tripla A
© 2004/24 Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli | Crediti