P.R.A. ...ticamente un illecito!
La Suprema Corte di Cassazione, quinta sezione penale, con la sentenza n. 1161/2024, ha confermato la condanna di un poliziotto e di un investigatore privato, per accesso abusivo al Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) informatico. La Corte si è trovata di fronte a un vero e proprio scambio di favori tra il pubblico ufficiale e l'investigatore, che veniva "ripagato" con l'estrazione di visure dal sistema, in cambio di informazioni. La Suprema Corte ha ammonito questo "do ut des", ribadendo che il potere di accesso alle banche dati, riservato agli agenti di polizia, è consentito per le attività strettamente istituzionali e per motivi di indagine, non per il "compenso" dell'informatore.
n° 2096 - giovedì 29 febbraio 2024
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