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La Suprema Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte di Appello di Milano che condannava gli inquilini del piano superiore di un condominio a risarcire quelli del piano inferiore per i rumori da questi provocati di buon mattino con tacchi e spostamento delle sedie. La Corte di Cassazione, terza sezione penale, con sentenza n. 2071/2024 ha infatti affermato che non può configurarsi il reato di disturbo della quiete pubblica se i rumori sono avvertiti solo dai condomini del piano inferiore e non dall'intera comunità condominiale. Pertanto la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la decisione e ha revocato le statuizioni civili.
n° 2121 - giovedì 16 maggio 2024
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