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Un tuffo dove l'acqua è più... bassa

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 5086/2011 ha disposto che i danni derivanti da un tuffo in piscina, da parte di un giovane, dove l'acqua è più bassa, possono essere risarciti ex art. 2043 c.c., ma si dovrà tener conto di vari elementi, quali: le cautele usate dal gestore della piscina, come un cartello di segnalazione della profondità o di divieto di tuffi e, ai fini del concorso di colpa, anche l'età del bagnante e il lato della piscina dove è stato effettuato il tuffo.

n° 341 - giovedì 19 maggio 2011
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tag Piscina | Corte di Cassazione | Art. 2043 c.c. | Risarcimento | Risarcimento del danno



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