Cassazione: il numero di cellulare è un dato sensibile
È reato divulgare il numero di cellulare di un cittadino su una chat-line. Questo è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione (sent. 21839/11) che, sulla base dell'interpretazione dell'art. 167 Codice Privacy (D.Lgs. 196/2003), ha affermato che anche i soggetti privati sono tenuti al rispetto delle regole in materia di trattamento dei dati personali. La punibilità non può neppure essere esclusa nel caso in cui l'acquisizione delle informazioni personali sia avvenuta "in via casuale", e ciò in quanto la norma non punisce di certo il recepimento del dato, quanto piuttosto la sua indebita diffusione. Infatti, per la Cassazione "la diffusione in ambito generalizzato di una utenza cellulare è certamente produttiva di un danno, essendo il telefonino per sua natura intrinseca riservato, tant'è che non compare neppure negli elenchi pubblici nei quali figura solo il numero telefonico pubblicabile e mai quello di un'utenza cellulare, a meno che il suo titolare non vi abbia consentito".
n° 359 - giovedì 9 giugno 2011
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