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Asino a chi? Maestra condannata per ingiurie

Rivolgersi ad un alunno con frasi offensive integra il reato di ingiuria a carico della maestra. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3197/2013, ha riconosciuto come non può essere interpretato come diritto di critica etichettare un alunno con frasi del tipo "Asino, handicappato, nullità". I richiami, che legittimamente il docente può fare nei confronti del discente, devono avere comunque una finalità educativa e correttiva, e non devono tradursi in una semplice volontà punitiva ed offensiva.

n° 813 - giovedì 28 febbraio 2013
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tag Corte di Cassazione | Ingiuria | Insegnante | Minori



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