Un amore platonico può essere causa di addebito di divorzio? Forse sì, forse no.
È giusto addebitare la separazione al coniuge che scambia messaggi telefonici, mail, chat con una persona diversa dal marito/moglie, senza mai "concretizzare" il rapporto con un tradimento fisico? La Corte di Cassazione non sembra avere le idee chiare in materia. Con la sentenza n. 8929 del 12.04.2013, la Suprema Corte si mostra contraria a questa tesi (ribaltando la decisione del Tribunale di Forlì) in quanto l'addebito non poteva avere come fondamento una "relazione platonica" priva, per giunta, di comportamenti atti ad arrecare offesa alla dignità e l'onore del coniuge tradito. Nel 2008, invece, la Corte di Cassazione si pronunciò in senso opposto, basando la decisione su un concetto di fedeltà che comprendeva non solo quella fisica ma anche spirituale.
n° 869 - giovedì 2 maggio 2013
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