Il lavoratore malato che lavora altrove
Con la sentenza n. 23365/2013, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento di un lavoratore in malattia trovato a lavorare (per tre giorni non interi) presso l'agenzia immobiliare di un congiunto. Più precisamente, la condotta addebitata era caratterizzata da occasionalità e sporadicità e per questo non violava i canoni di correttezza e buona fede. Inoltre, lo stato di malattia era indubitabile e le marginali attività espletate non avrebbero, in realtà, potuto rendere più difficile il processo di guarigione, anzi, tali attività potevano avere un'incidenza funzionale e positiva per la stessa guarigione.
n° 940 - giovedì 17 ottobre 2013
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