Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche
Modalità di navigazione
Percorso
Contenuto

Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza

a.a. 2025/26

Profilo professionale e sbocchi occupazionali

Avvocatura (previo svolgimento della pratica e superamento di un esame di Stato ai sensi della normativa vigente)

Funzione in un contesto di lavoro:
La professione forense consiste nell'attività di assistenza e di consulenza legale a favore di soggetti pubblici e privati.
L'assistenza, la rappresentanza e la difesa nei giudizi davanti a tutti gli organi giurisdizionali e nelle procedure arbitrali rituali costituisce un'attività riservata esclusivamente all'avvocatura. Sono altresì di competenza della professione forense le attività di assistenza e di consulenza di carattere giurisdizionale che sono svolte in modo continuativo, sistematico e organizzato, a meno che la legge non riservi ad altre professioni regolamentate la competenza relativa a specifici settori del diritto. La professione forense si svolge sia nel contesto giudiziale sia in quello stragiudiziale ed è esercitata individualmente o partecipando ad associazioni tra avvocati. In alcuni e specifici casi, espressamente determinati dalla legge, la professione forense è esercitata in costanza di lavoro dipendente presso enti pubblici o privati, ma partecipati da capitale pubblico in misura maggioritaria. In tali casi, si assiste, rappresenta e difende in giudizio, in modo esclusivo, l'ente presso il quale si presta la propria attività di lavoro.

Competenze associate alla funzione:
Per lo svolgimento della professione forense occorre conoscere il lessico giuridico e i princìpi dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed eurounitario, nonché le norme del codice deontologico; saper inquadrare i profili giuridici della questione da risolvere e ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali pertinenti; saper redigere atti finalizzati all'attività processuale o a quella stragiudiziale; avere le competenze specialistiche richieste dall'ambito in cui svolge la sua attività (ad es., settori specifici del diritto civile, penale e amministrativo; diritto commerciale; diritto tributario; diritto del lavoro; diritto internazionale; diritto dell'Unione europea; conoscenza di ordinamenti stranieri); saper individuare e perseguire la strategia più idonea alla tutela degli interessi del proprio cliente; avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica. Negli ultimi anni alle competenze tecnico-informatiche l'avvocato deve affiancare conoscenze di area tecnologica in quanto si trova sempre più di frequente ad esercitare rimedi per tutelare diritti violati dalle tecnologie più diffuse. Dovrà inoltre possedere abilità nell'utilizzo di moderni programmi di legal analytics.

Sbocchi occupazionali:
La professione forense può essere esercitata in proprio o in forma associata previo svolgimento della pratica professionale e superamento dell'esame di abilitazione. La durata della pratica professionale è prevista dalla legge e presuppone il conseguimento della laurea. Può tuttavia essere in parte anticipata nell'ultimo anno del corso di laurea previa convenzione con i Consigli dell'ordine. La pratica forense può svolgersi presso soggetti privati o pubblici (Enti, Amministrazioni dello Stato, funzioni giurisdizionali ordinarie e amministrative). L'accesso all'avvocatura dello Stato è subordinato al superamento di un concorso nazionale, al quale si accede con una delle qualifiche professionali previste dalla legge. L'avvocato dello Stato può essere distaccato presso altre istituzioni (Autorità garanti, uffici ministeriali, ambasciate, organismi sovranazionali, ecc.).

Professione notarile (previo svolgimento della pratica e superamento di un concorso nazionale ai sensi della normativa vigente)

Funzione in un contesto di lavoro:
Chi esercita la professione notarile è un pubblico ufficiale che riceve gli atti tra vivi e di ultima volontà, attribuisce loro pubblica fede, li archivia e li conserva in registri e repertori informatici, li trasmette all'archivio notarile distrettuale, ne rilascia le copie, i certificati e gli estratti. La legge prescrive l'atto notarile per quegli atti e contratti dei quali vuol garantire il massimo grado di certezza. I settori fondamentali in cui si esercita la professione notarile sono quelli della circolazione dei beni immobili, delle successioni e dell'attività d'impresa che si svolge in forma societaria. La professione comprende anche le attività di consulenza e di informazione alla clientela prima della redazione degli atti.

Competenze associate alla funzione:
Chi esercita la professione notarile deve conoscere il lessico giuridico e i princìpi dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed eurounitario, nonché le norme del codice deontologico; saper inquadrare i profili giuridici della questione da risolvere e ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali pertinenti, nonché le massime della professione notarile; saper redigere correttamente gli atti e i documenti richiesti dall'attività che è chiamato a svolgere; avere una conoscenza approfondita del diritto civile e commerciale; avere competenze in materia tributaria, amministrativa e urbanistica; sapersi mantenere indipendente e imparziale, senza favorire alcuna delle parti, a prescindere da chi abbia conferito l'incarico; avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica. Negli ultimi anni la professione notarile ha subito una forte penetrazione degli strumenti tecnologici per il suo esercizio.

Sbocchi occupazionali:
La professione può essere esercitata in proprio o in forma associata, previo svolgimento della pratica professionale e superamento di un concorso pubblico nazionale. La durata della pratica professionale ha una durata prevista dalla legge. Può tuttavia essere in parte anticipata nell'ultimo anno del corso di laurea previa convenzione con i Consigli notarili.

Magistratura (previo superamento di un concorso nazionale ai sensi della normativa vigente)

Funzione in un contesto di lavoro:
La magistratura ordinaria è composta da dipendenti pubblici che svolgono le funzioni di giudice o di pubblico ministero.
La funzione giudicante consiste nel decidere sulle controversie prospettate dalle parti. La funzione requirente consiste nell'esprimere richieste o nel condurre indagini in vista delle decisioni degli organi giudicanti. Le magistrature speciali si occupano di materie assegnate dalla legge. A seconda degli ambiti e delle competenze la giurisdizione si differenzia in costituzionale, civile, penale, amministrativa, contabile, tributaria e militare.

Competenze associate alla funzione:
Per esercitare la professione di magistrato occorre conoscere il lessico giuridico e i princìpi dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed eurounitario; inquadrare i profili giuridici della questione da risolvere e ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali pertinenti; saper redigere gli atti processuali di propria competenza; avere le competenze specialistiche richieste dall'ambito in cui svolge la sua attività; saper esercitare il proprio ruolo con indipendenza e imparzialità; avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica.

Sbocchi occupazionali:
L'accesso alla magistratura ordinaria (civile e penale) è subordinato al superamento di un concorso nazionale, al quale si accede con il diploma di laurea in Giurisprudenza conseguito al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni. L'accesso alle giurisdizioni speciali è subordinato al superamento di un concorso pubblico aperto a coloro che possiedono una delle qualifiche professionali previste dalla legge. Il magistrato può essere distaccato presso altre istituzioni (Autorità garanti, uffici ministeriali, ambasciate, organismi sovranazionali, ecc.).

Esperti legali in imprese

Funzione in un contesto di lavoro:
L'esperto legale in imprese può offrire la sua consulenza in tutti i settori attinenti all'attività d'impresa: a titolo esemplificativo possono menzionarsi la gestione dei rapporti di lavoro, la contrattualistica, la compliance (sistema 231/2001, anticorruzione, antiriciclaggio, ecc.), il contenzioso legale e l'assistenza giudiziale. Nello svolgimento della sua attività l'esperto legale stila documenti, contratti e altri atti, rispettando la normativa nazionale e internazionale; cura le pratiche amministrative e legali relative all'attività dell'impresa; si occupa dei rapporti dell'azienda con enti o soggetti esterni, pubblici o privati, sia nel contenzioso che in ambito stragiudiziale.

Competenze associate alla funzione:
L'esperto legale deve conoscere il lessico giuridico e i princìpi dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed eurounitario; saper inquadrare i profili giuridici della questione da risolvere e ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali pertinenti; saper redigere gli atti e i documenti di propria competenza; avere le competenze specialistiche richieste dall'ambito in cui svolge la sua attività (ad es., contrattualistica, diritto societario, brevetti, norme in materia di sovvenzioni pubbliche, diritto tributario, antiriciclaggio, legislazione ambientale, sicurezza sul lavoro, ecc.); saper individuare e perseguire la strategia più idonea alla tutela degli interessi del proprio cliente; avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica.

Sbocchi occupazionali:
L'esperto legale in imprese presta la propria attività quale dipendente oppure offre consulenze in qualità di professionista esterno. L'assunzione avviene di norma mediante una selezione del personale da parte dell'impresa privata. Alcune imprese, in ragione della loro personalità pubblica (società a totale o parziale partecipazione pubblica), hanno l'obbligo, nei limiti in cui la legge lo prevede, di svolgere apposite procedure concorsuali.

Esperti legali in amministrazioni pubbliche

Funzione in un contesto di lavoro:
L'esperto legale in amministrazioni pubbliche si occupa delle questioni legali che interessano l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni pubbliche; redige documenti, contratti e atti; verifica che l'attività dell'ente si svolga in conformità alla legge; intrattiene rapporti con i cittadini; gestisce il contenzioso e le pratiche stragiudiziali in cui è coinvolta la propria amministrazione.

Competenze associate alla funzione:
L'esperto legale in amministrazioni pubbliche deve conoscere il lessico giuridico e i princìpi dell'ordinamento; inquadrare i profili giuridici della questione da risolvere e ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali pertinenti; saper redigere gli atti e i documenti di propria competenza; avere le competenze in diritto amministrativo, oltre che le competenze specialistiche richieste dall'ambito in cui svolge la sua attività (ad es., contratti pubblici; diritto del lavoro pubblico; diritto dell'ambiente; compliance; codice dell'amministrazione digitale; legislazione sanitaria e farmaceutica; diritto tributario e delle dogane); avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica.

Sbocchi occupazionali:
L'esperto legale in amministrazioni pubbliche può esercitare la propria professione a livello nazionale, europeo e internazionale. A titolo esemplificativo, possono menzionarsi gli enti locali (Comuni, Regioni, Province), le autorità indipendenti (Agcom, Anac, Banca d'Italia, Consob, Garante Privacy, ecc.), le agenzie (Agenzia delle entrate, Protezione civile, Agenzie regionali per la protezione ambientale, ecc.), gli enti sovranazionali e le organizzazioni internazionali governative. L'accesso a tali enti è subordinato al superamento di concorsi pubblici, con requisiti di ammissione e tempi di preparazione variabili a seconda della tipologia.

Esperti legali in diritto delle nuove tecnologie

Funzione in un contesto di lavoro:
L'esperto legale in diritto delle nuove tecnologie si occupa delle questioni legali generate dall'intersezione tra diritto e tecnologie operanti in contesti sia privati sia pubblici e incidenti in ambito patrimoniale e non patrimoniale. L'uso delle tecnologie può generare danni di diverso genere e tipo ma può anche generare beni e rapporti commerciabili così come può incidere sui diritti fondamentali della persona umana dalla nascita alla morte (es: procreazione medicalmente assistita; crioconservazione ecc.). Sono necessarie conoscenze altamente specialistiche per approntare validi strumenti di tutela della persona fisica e/o giuridica ma anche per trarre profitto e guadagno da una data attività (es.: e-commerce) o ancora per garantire lo sviluppo e la gestione di processi complessi di trasformazione tecnologica e progetti di trasformazione digitale.
L'esperto deve redigere documenti, contratti e atti ma anche gestire il contenzioso, le pratiche stragiudiziali e i procedimenti amministrativi in cui è coinvolto il proprio cliente (soggetto pubblico o privato) nell'ambito di un'attività che si avvale di ovvero realizza tecnologie ad alto o basso rischio di impatto sull'essere umano.

Competenze associate alla funzione:
L'esperto legale deve conoscere oltre al lessico giuridico anche quello, in senso lato, tecnologico; deve saper interpretare i quadri normativi di riferimento di area law&tech dell'ordinamento italiano, europeo e degli ordinamenti extraeuropei; deve inquadrare i profili giuridici della questione da risolvere e ricercare non solo le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali pertinenti ma anche le fonti ulteriori e diverse che in questa tipologia di fattispecie generate dall'uso della tecnologia sono molto frequenti (es: tesi di c.d. soft law, codici deontologici, prassi varie).
L'esperto deve saper redigere gli atti e i documenti di propria pertinenza; avere competenze generali in diritto della privacy e della cybersecurity nonché competenze specialistiche dell'ambito in cui svolge la sua attività (ad es., diritto delle criptocurrency; diritto della responsabilità civile per danni da intelligenza artificiale; diritto finanziario e delle assicurazioni; diritto degli degli algoritmi, ecc.); deve avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico, dell'informatica giuridica ma anche degli strumenti tecnologici utilizzati nel settore in cui opera (es.: data protection; fintech; insurtech; tecnomedicine, amministrazione digitale ecc.). Le competenze specialistiche possono essere raggiunte attraverso la frequenza di master universitari di primo e secondo livello ovvero di master erogati da enti di formazione altamente qualificati nel dominio di diritto e tecnologie.

Sbocchi occupazionali:
L'esperto legale in diritto delle nuove tecnologie può esercitare la propria professione a livello nazionale, europeo e internazionale in strutture pubbliche (PA o autorità indipendente) o private (impresa, legal firm o ente privato) in cui è necessaria la presenza di uno specialista di processi di transizione al digitale ovvero degli aspetti legali connessi all'uso di strumenti tecnologici nello svolgimento dell'attività amministrativa, economica, medica ecc. ovvero alla creazione di strumenti tecnologici di base e avanzati. L'accesso a tali ruoli può essere subordinato al superamento di concorsi pubblici ovvero a processi di cooptazione del best expert.

Menù del Dipartimento
Menù rapido
Menù principale
Conformità agli standard

XHTML 1.0CSS 3 | Conforme alle linee guida per l'accessibilità ai contenuti del Web - livello tripla A


© 2004/25 Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli  | Crediti