a.a. 2025/26
Avvocatura (previo svolgimento della pratica e superamento di un esame di Stato ai sensi della normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro:
La professione forense consiste nell'attività di assistenza e di consulenza
legale a favore di soggetti pubblici e privati.
L'assistenza, la rappresentanza e la difesa nei giudizi davanti a tutti gli
organi giurisdizionali e nelle procedure arbitrali rituali costituisce
un'attività riservata esclusivamente all'avvocatura. Sono altresì di competenza
della professione forense le attività di assistenza e di consulenza di carattere
giurisdizionale che sono svolte in modo continuativo, sistematico e organizzato,
a meno che la legge non riservi ad altre professioni regolamentate la competenza
relativa a specifici settori del diritto. La professione forense si svolge sia
nel contesto giudiziale sia in quello stragiudiziale ed è esercitata
individualmente o partecipando ad associazioni tra avvocati. In alcuni e
specifici casi, espressamente determinati dalla legge, la professione forense è
esercitata in costanza di lavoro dipendente presso enti pubblici o privati, ma
partecipati da capitale pubblico in misura maggioritaria. In tali casi, si
assiste, rappresenta e difende in giudizio, in modo esclusivo, l'ente presso il
quale si presta la propria attività di lavoro.
Competenze associate alla funzione:
Per lo svolgimento della professione forense occorre conoscere il lessico
giuridico e i princìpi dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed
eurounitario, nonché le norme del codice deontologico; saper inquadrare i
profili giuridici della questione da risolvere e ricercare le fonti normative,
giurisprudenziali e dottrinali pertinenti; saper redigere atti finalizzati
all'attività processuale o a quella stragiudiziale; avere le competenze
specialistiche richieste dall'ambito in cui svolge la sua attività (ad es.,
settori specifici del diritto civile, penale e amministrativo; diritto
commerciale; diritto tributario; diritto del lavoro; diritto internazionale;
diritto dell'Unione europea; conoscenza di ordinamenti stranieri); saper
individuare e perseguire la strategia più idonea alla tutela degli interessi del
proprio cliente; avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico e
dell'informatica giuridica. Negli ultimi anni alle competenze
tecnico-informatiche l'avvocato deve affiancare conoscenze di area tecnologica
in quanto si trova sempre più di frequente ad esercitare rimedi per tutelare
diritti violati dalle tecnologie più diffuse. Dovrà inoltre possedere abilità
nell'utilizzo di moderni programmi di legal analytics.
Sbocchi occupazionali:
La professione forense può essere esercitata in proprio o in forma associata
previo svolgimento della pratica professionale e superamento dell'esame di
abilitazione. La durata della pratica professionale è prevista dalla legge e
presuppone il conseguimento della laurea. Può tuttavia essere in parte
anticipata nell'ultimo anno del corso di laurea previa convenzione con i
Consigli dell'ordine. La pratica forense può svolgersi presso soggetti privati o
pubblici (Enti, Amministrazioni dello Stato, funzioni giurisdizionali ordinarie
e amministrative). L'accesso all'avvocatura dello Stato è subordinato al
superamento di un concorso nazionale, al quale si accede con una delle
qualifiche professionali previste dalla legge. L'avvocato dello Stato può essere
distaccato presso altre istituzioni (Autorità garanti, uffici ministeriali,
ambasciate, organismi sovranazionali, ecc.).
Professione notarile (previo svolgimento della pratica e superamento di un concorso nazionale ai sensi della normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro:
Chi esercita la professione notarile è un pubblico ufficiale che riceve gli atti
tra vivi e di ultima volontà, attribuisce loro pubblica fede, li archivia e li
conserva in registri e repertori informatici, li trasmette all'archivio notarile
distrettuale, ne rilascia le copie, i certificati e gli estratti. La legge
prescrive l'atto notarile per quegli atti e contratti dei quali vuol garantire
il massimo grado di certezza. I settori fondamentali in cui si esercita la
professione notarile sono quelli della circolazione dei beni immobili, delle
successioni e dell'attività d'impresa che si svolge in forma societaria. La
professione comprende anche le attività di consulenza e di informazione alla
clientela prima della redazione degli atti.
Competenze associate alla funzione:
Chi esercita la professione notarile deve conoscere il lessico giuridico e i
princìpi dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed eurounitario, nonché
le norme del codice deontologico; saper inquadrare i profili giuridici della
questione da risolvere e ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e
dottrinali pertinenti, nonché le massime della professione notarile; saper
redigere correttamente gli atti e i documenti richiesti dall'attività che è
chiamato a svolgere; avere una conoscenza approfondita del diritto civile e
commerciale; avere competenze in materia tributaria, amministrativa e
urbanistica; sapersi mantenere indipendente e imparziale, senza favorire alcuna
delle parti, a prescindere da chi abbia conferito l'incarico; avere una buona
conoscenza dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica. Negli ultimi
anni la professione notarile ha subito una forte penetrazione degli strumenti
tecnologici per il suo esercizio.
Sbocchi occupazionali:
La professione può essere esercitata in proprio o in forma associata, previo
svolgimento della pratica professionale e superamento di un concorso pubblico
nazionale. La durata della pratica professionale ha una durata prevista dalla
legge. Può tuttavia essere in parte anticipata nell'ultimo anno del corso di
laurea previa convenzione con i Consigli notarili.
Magistratura (previo superamento di un concorso nazionale ai sensi della normativa vigente)
Funzione in un contesto di lavoro:
La magistratura ordinaria è composta da dipendenti pubblici che svolgono le
funzioni di giudice o di pubblico ministero.
La funzione giudicante consiste nel decidere sulle controversie prospettate
dalle parti. La funzione requirente consiste nell'esprimere richieste o nel
condurre indagini in vista delle decisioni degli organi giudicanti. Le
magistrature speciali si occupano di materie assegnate dalla legge. A seconda
degli ambiti e delle competenze la giurisdizione si differenzia in
costituzionale, civile, penale, amministrativa, contabile, tributaria e
militare.
Competenze associate alla funzione:
Per esercitare la professione di magistrato occorre conoscere il lessico
giuridico e i princìpi dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed
eurounitario; inquadrare i profili giuridici della questione da risolvere e
ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali pertinenti; saper
redigere gli atti processuali di propria competenza; avere le competenze
specialistiche richieste dall'ambito in cui svolge la sua attività; saper
esercitare il proprio ruolo con indipendenza e imparzialità; avere una buona
conoscenza dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica.
Sbocchi occupazionali:
L'accesso alla magistratura ordinaria (civile e penale) è subordinato al
superamento di un concorso nazionale, al quale si accede con il diploma di
laurea in Giurisprudenza conseguito al termine di un corso universitario di
durata non inferiore a quattro anni. L'accesso alle giurisdizioni speciali è
subordinato al superamento di un concorso pubblico aperto a coloro che
possiedono una delle qualifiche professionali previste dalla legge. Il
magistrato può essere distaccato presso altre istituzioni (Autorità garanti,
uffici ministeriali, ambasciate, organismi sovranazionali, ecc.).
Esperti legali in imprese
Funzione in un contesto di lavoro:
L'esperto legale in imprese può offrire la sua consulenza in tutti i settori
attinenti all'attività d'impresa: a titolo esemplificativo possono menzionarsi
la gestione dei rapporti di lavoro, la contrattualistica, la compliance (sistema
231/2001, anticorruzione, antiriciclaggio, ecc.), il contenzioso legale e
l'assistenza giudiziale. Nello svolgimento della sua attività l'esperto legale
stila documenti, contratti e altri atti, rispettando la normativa nazionale e
internazionale; cura le pratiche amministrative e legali relative all'attività
dell'impresa; si occupa dei rapporti dell'azienda con enti o soggetti esterni,
pubblici o privati, sia nel contenzioso che in ambito stragiudiziale.
Competenze associate alla funzione:
L'esperto legale deve conoscere il lessico giuridico e i princìpi
dell'ordinamento costituzionale, convenzionale ed eurounitario; saper inquadrare
i profili giuridici della questione da risolvere e ricercare le fonti normative,
giurisprudenziali e dottrinali pertinenti; saper redigere gli atti e i documenti
di propria competenza; avere le competenze specialistiche richieste dall'ambito
in cui svolge la sua attività (ad es., contrattualistica, diritto societario,
brevetti, norme in materia di sovvenzioni pubbliche, diritto tributario,
antiriciclaggio, legislazione ambientale, sicurezza sul lavoro, ecc.); saper
individuare e perseguire la strategia più idonea alla tutela degli interessi del
proprio cliente; avere una buona conoscenza dell'inglese giuridico e
dell'informatica giuridica.
Sbocchi occupazionali:
L'esperto legale in imprese presta la propria attività quale dipendente oppure
offre consulenze in qualità di professionista esterno. L'assunzione avviene di
norma mediante una selezione del personale da parte dell'impresa privata. Alcune
imprese, in ragione della loro personalità pubblica (società a totale o parziale
partecipazione pubblica), hanno l'obbligo, nei limiti in cui la legge lo
prevede, di svolgere apposite procedure concorsuali.
Esperti legali in amministrazioni pubbliche
Funzione in un contesto di lavoro:
L'esperto legale in amministrazioni pubbliche si occupa delle questioni legali
che interessano l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni pubbliche;
redige documenti, contratti e atti; verifica che l'attività dell'ente si svolga
in conformità alla legge; intrattiene rapporti con i cittadini; gestisce il
contenzioso e le pratiche stragiudiziali in cui è coinvolta la propria
amministrazione.
Competenze associate alla funzione:
L'esperto legale in amministrazioni pubbliche deve conoscere il lessico
giuridico e i princìpi dell'ordinamento; inquadrare i profili giuridici della
questione da risolvere e ricercare le fonti normative, giurisprudenziali e
dottrinali pertinenti; saper redigere gli atti e i documenti di propria
competenza; avere le competenze in diritto amministrativo, oltre che le
competenze specialistiche richieste dall'ambito in cui svolge la sua attività
(ad es., contratti pubblici; diritto del lavoro pubblico; diritto dell'ambiente;
compliance; codice dell'amministrazione digitale; legislazione sanitaria e
farmaceutica; diritto tributario e delle dogane); avere una buona conoscenza
dell'inglese giuridico e dell'informatica giuridica.
Sbocchi occupazionali:
L'esperto legale in amministrazioni pubbliche può esercitare la propria
professione a livello nazionale, europeo e internazionale. A titolo
esemplificativo, possono menzionarsi gli enti locali (Comuni, Regioni,
Province), le autorità indipendenti (Agcom, Anac, Banca d'Italia, Consob,
Garante Privacy, ecc.), le agenzie (Agenzia delle entrate, Protezione civile,
Agenzie regionali per la protezione ambientale, ecc.), gli enti sovranazionali e
le organizzazioni internazionali governative. L'accesso a tali enti è
subordinato al superamento di concorsi pubblici, con requisiti di ammissione e
tempi di preparazione variabili a seconda della tipologia.
Esperti legali in diritto delle nuove tecnologie
Funzione in un contesto di lavoro:
L'esperto legale in diritto delle nuove tecnologie si occupa delle questioni
legali generate dall'intersezione tra diritto e tecnologie operanti in contesti
sia privati sia pubblici e incidenti in ambito patrimoniale e non patrimoniale.
L'uso delle tecnologie può generare danni di diverso genere e tipo ma può anche
generare beni e rapporti commerciabili così come può incidere sui diritti
fondamentali della persona umana dalla nascita alla morte (es: procreazione
medicalmente assistita; crioconservazione ecc.). Sono necessarie conoscenze
altamente specialistiche per approntare validi strumenti di tutela della persona
fisica e/o giuridica ma anche per trarre profitto e guadagno da una data
attività (es.: e-commerce) o ancora per garantire lo sviluppo e la gestione di
processi complessi di trasformazione tecnologica e progetti di trasformazione
digitale.
L'esperto deve redigere documenti, contratti e atti ma anche gestire il
contenzioso, le pratiche stragiudiziali e i procedimenti amministrativi in cui è
coinvolto il proprio cliente (soggetto pubblico o privato) nell'ambito di
un'attività che si avvale di ovvero realizza tecnologie ad alto o basso rischio
di impatto sull'essere umano.
Competenze associate alla funzione:
L'esperto legale deve conoscere oltre al lessico giuridico anche quello, in
senso lato, tecnologico; deve saper interpretare i quadri normativi di
riferimento di area law&tech dell'ordinamento italiano, europeo e degli
ordinamenti extraeuropei; deve inquadrare i profili giuridici della questione da
risolvere e ricercare non solo le fonti normative, giurisprudenziali e
dottrinali pertinenti ma anche le fonti ulteriori e diverse che in questa
tipologia di fattispecie generate dall'uso della tecnologia sono molto frequenti
(es: tesi di c.d. soft law, codici deontologici, prassi varie).
L'esperto deve saper redigere gli atti e i documenti di propria pertinenza;
avere competenze generali in diritto della privacy e della cybersecurity nonché
competenze specialistiche dell'ambito in cui svolge la sua attività (ad es.,
diritto delle criptocurrency; diritto della responsabilità civile per danni da
intelligenza artificiale; diritto finanziario e delle assicurazioni; diritto
degli degli algoritmi, ecc.); deve avere una buona conoscenza dell'inglese
giuridico, dell'informatica giuridica ma anche degli strumenti tecnologici
utilizzati nel settore in cui opera (es.: data protection; fintech; insurtech;
tecnomedicine, amministrazione digitale ecc.). Le competenze specialistiche
possono essere raggiunte attraverso la frequenza di master universitari di primo
e secondo livello ovvero di master erogati da enti di formazione altamente
qualificati nel dominio di diritto e tecnologie.
Sbocchi occupazionali:
L'esperto legale in diritto delle nuove tecnologie può esercitare la propria
professione a livello nazionale, europeo e internazionale in strutture pubbliche
(PA o autorità indipendente) o private (impresa, legal firm o ente privato) in
cui è necessaria la presenza di uno specialista di processi di transizione al
digitale ovvero degli aspetti legali connessi all'uso di strumenti tecnologici
nello svolgimento dell'attività amministrativa, economica, medica ecc. ovvero
alla creazione di strumenti tecnologici di base e avanzati. L'accesso a tali
ruoli può essere subordinato al superamento di concorsi pubblici ovvero a
processi di cooptazione del best expert.
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