Dipartimento di
Scienze umanistiche

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Tecniche del restauro: Scultura lignea policroma
Corso di Laurea in Conservazione e restauro dei Beni Culturali (Laurea magistrale interdipartimentale)
CFU: 18
SSD: N.D.
Docente: Giancarlo Fatigati
Anno Accademico 2024/2025

 

Versione italiana

Prerequisiti
Gli allievi dovranno aver superato gli esami di laboratorio precedenti.

Obiettivi
Dipinti su tavola (seconda parte)
tarsie e cori lignei, indagini ottiche (II anno).

Il corso, in continuazione con i contenuti sviluppati nel primo anno, approfondisce questioni e metodi di conoscenza dei dipinti su tavola, in ordine al riconoscimento e all’analisi del degrado, affrontando le problematiche e le tecniche di intervento.
Una sezione del corso sarà centrata sulla conoscenza delle tarsie e dei cori lignei, soprattutto di ambito rinascimentale nel territorio campano.
Una ulteriore sezione mirerà a inquadrare, conoscere, applicare gli strumenti analitici di tipo ottico ai manufatti artistici in legno, policromi o meno.

Contenuto
Dipinti su tavola (seconda parte)
Tarsie e cori lignei, indagini ottiche (II anno).


1.degrado
consolidamento
fissaggio
stuccatura
integrazione
verniciatura

2. Doratura

3. Strutture lignee

4 Tecnologia degli arredi
strumenti
tagli
cere
adesivi
resine sintetiche
stucchi
lucidatura

5 Cori lignei e intarsi

6 Metodologie diagnostiche

Testi adottati
A. Conti, Manuale di Restauro, Torino 1996, pp. 161-171.
M. Ciatti, C. Castelli, A. Santacesaria, Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, Firenze 1999, a cura di:
a) C. Frosinini, Il contesto storico nell’evoluzione tipologica della pala d’altare: alcune note, in Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, a cura di M. Ciatti, C. Castelli, A. Santacesaria, Firenze 1999, pp. 29-36
b) C. Castelli, Il restauro dei supporti lignei, in Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, a cura di M. Ciatti, C. Castelli, A. Santacesaria, Firenze 1999, pp. 169-195
c) L. Uzielli, Danni causati ai dipinti su tavola da variazioni termoigrometriche e loro prevenzione, in Conservazione dei dipinti su tavola, a cura di L. Uzielli e O. Casazza, Firenze 1998, pp. 109-142
C. Castelli, M. Parri, A. Santacesaria, Supporti lignei: problemi di conservazione in Poblemi di restauro, riflessioni e ricerche, pp. 41-63
T. Cianfelli, F. Ciani passeri, C. Rossi Scarzanella, Consolidamento dei dipinti su tavola in Problemi di restauro, riflessioni e ricerche, pp. 89-108
Dispense a cura di L. Coletta
G. Pieresca, Il legno e l’arte di costruire mobili e serramenti, ediz. Milano 1985, Cap. VII- XI, pp. 58-107
G. Fatigati, G. Ascione, I. Improta, A. Zaccaria, Il restauro dello Studio Murat a Napoli, metodologie e tecniche di restauro¸ testo in corso di stampa.
P. Fiore, voce Gommalacca in Leganti, vernici e pigmenti, dispense del corso a.a. 2012-13, pp. 18-24
M. Gregori, R. Ruotolo, L. Bandera Gregori, Il mobile italiano, dal Rinascimento agli anni Trenta,in I quaderni dell’antiquariato, collana a cura di A. Gonzales-Palacios, Milano 1981.
C.E Spantigati, S. De Blasi (a cura di), Il restauro degli arredi lignei, l’ebanisteria piemontese, studi e ricerche, Torino 2011, pp. 57-65, 78-95, 129-134,
G. Fatigati, Il coro dei padri di Padula, avvio alla conoscenza del manufatto, per la sua analisi tecnica e conservativa, in “Annali della Facoltà di Lettere”, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli 2010.
C. Falcucci, M. Cardinali, De Ruggeri, Diagnostica artistica, Roma 2002, pp. 95-168

Metodo di insegnamento
Esercitazioni pratiche in laboratorio sotto la guida dei tutor tecnici, accompagnate da inquadramenti e indicazioni di metodo da parte del docente e dei suoi collaboratori. Lezioni teoriche in laboratorio e in aula.

Metodo di valutazione
Prova orale
Prova pratica
La prova orale viene giudicata con voto in trentesimi tenendo conto dei 5 indicatori di Dublino (D1- D5); il voto finale sarà espressione della valutazione della capacità di conoscenza, di analisi critica e di comunicazione dei contenuti. I voti vanno da 18 a 30 (o 30 e lode) e dipendono dal livello di raggiungimento degli obiettivi del corso. I diversi livelli di preparazione giustificheranno una diversa valutazione: sufficiente (18/20), discreta (21/24), buona (25/27), ottima (28/30), eccellente (30 e lode).

La valutazione avviene in due fasi:
a. prova intermedia di carattere teorico (con votazione espressa in trentesimi);
b. completamento delle attività pratico-laboratoriali (450 ore annuali per ciascun PFP attivato), con votazione espressa in trentesimi, relative alle capacità pratiche e applicative degli allievi.
La votazione in trentesimi, prevista per le due fasi dell’esame viene definita tenendo conto degli indicatori di Dublino, (D1- D5). Il voto finale sarà espressione della media relativa alla capacità di analisi critica, alla conoscenza e comunicazione dei contenuti e alle capacità pratico-applicative svolte per le attività di restauro.

 

English version

Prerequisites
Students must have passed the previous laboratory tests

Learning outcomes
The course is linked to the contents in the first year developed, it explores issues and methods of knowledge of panel paintings, in order to recognize and analyze degradation, addressing problems and intervention techniques.
A section of the course will focus on the knowledge of tarsia and wooden choirs, especially those from the Renaissance area of Campania.
A further section will aim to frame, learn and apply optical-type analytical tools to artistic wooden artifacts. with or without polychromy.

Course contents
1. Degradation and methods of intervention
deterioration
consolidation
fixing
grouting
integration
varnishing

2. Gilding

3. Wooden structures

4 Furniture technology
tools
cuts
wax
adhesives
synthetic resins
stucco
polish

5 Wooden choirs and inlays

Text Books
A. Conti, Manuale di Restauro, Torino 1996, pp. 161-171.
M. Ciatti, C. Castelli, A. Santacesaria, Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, Firenze 1999, a cura di:
a) C. Frosinini, Il contesto storico nell’evoluzione tipologica della pala d’altare: alcune note, in Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, a cura di M. Ciatti, C. Castelli, A. Santacesaria, Firenze 1999, pp. 29-36
b) C. Castelli, Il restauro dei supporti lignei, in Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, a cura di M. Ciatti, C. Castelli, A. Santacesaria, Firenze 1999, pp. 169-195
c) L. Uzielli, Danni causati ai dipinti su tavola da variazioni termoigrometriche e loro prevenzione, in Conservazione dei dipinti su tavola, a cura di L. Uzielli e O. Casazza, Firenze 1998, pp. 109-142
C. Castelli, M. Parri, A. Santacesaria, Supporti lignei: problemi di conservazione in Poblemi di restauro, riflessioni e ricerche, pp. 41-63
T. Cianfelli, F. Ciani passeri, C. Rossi Scarzanella, Consolidamento dei dipinti su tavola in Problemi di restauro, riflessioni e ricerche, pp. 89-108
Dispense a cura di L. Coletta
G. Pieresca, Il legno e l’arte di costruire mobili e serramenti, ediz. Milano 1985, Cap. VII- XI, pp. 58-107
G. Fatigati, G. Ascione, I. Improta, A. Zaccaria, Il restauro dello Studio Murat a Napoli, metodologie e tecniche di restauro¸ testo in corso di stampa.
P. Fiore, voce Gommalacca in Leganti, vernici e pigmenti, dispense del corso a.a. 2012-13, pp. 18-24
M. Gregori, R. Ruotolo, L. Bandera Gregori, Il mobile italiano, dal Rinascimento agli anni Trenta,in I quaderni dell’antiquariato, collana a cura di A. Gonzales-Palacios, Milano 1981.
C.E Spantigati, S. De Blasi (a cura di), Il restauro degli arredi lignei, l’ebanisteria piemontese, studi e ricerche, Torino 2011, pp. 57-65, 78-95, 129-134,
G. Fatigati, Il coro dei padri di Padula, avvio alla conoscenza del manufatto, per la sua analisi tecnica e conservativa, in “Annali della Facoltà di Lettere”, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli 2010.
C. Falcucci, M. Cardinali, De Ruggeri, Diagnostica artistica, Roma 2002, pp. 95-168

Teaching methods
Practical exercises in the laboratory under the guidance of technical tutors, accompanied by frameworks and method indications by the teacher and his collaborators. Theoretical lessons in the laboratory and in the classroom

Assessment methods
Oral Examination
Assessment Of Practical Skills
The oral test is judged by a grade in thirtieths, taking into account the five Dublin indicators (D1- D5); the final grade will be an expression of the assessment of the ability to know, critically analyse and communicate the content. Grades range from 18 to 30 (or 30 with honours) and depend on the level of achievement of the course objectives. The different levels of preparation will justify different grades: sufficient (18/20), fair (21/24), good (25/27), excellent (28/30), excellent (30 cum laude).

The evaluation takes place in two stages:
A. intermediate theoretical exam (with a mark out of thirty);
B. completion of the practical-laboratory activities (450 hours per year for each activated PFP), with a mark out of thirty, relating to the practical and applicative skills of the students.
The mark out of thirty, provided for the two stages of the exam, is defined taking into account the Dublin indicators, (D1-D5). The final grade will be an expression of the average relative to the ability of critical analysis, knowledge and communication of the contents and the practical-applicative skills carried out for the restoration activities

Ultimo aggiornamento: 3.9.2024 ore 12:01

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