Risultati VQR
I risultati dell'ultima VQR (2019-2021) sono stati, per il Dipartimento, decisamente lusinghieri, con un numero ben superiore alla metà (76, nello specifico) dei prodotti presentati (92, pari a quelli attesi) classificati dai GEV nelle categorie A ('Eccellente ed estremamente rilevante') e B ('Eccellente'), o comunque giudicati decisamente buoni in termini di originalità, rigore metodologico, impatto (categoria C).
Ottima, in particolare, è stata la performance dell'Area 10 (Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche), quella in termini numerici più cospicuamente rappresentata all'interno del Dipartimento. In questo caso, infatti, ben più della metà dei prodotti dei docenti/ricercatori afferenti all'area sono stati assegnati dai valutatori alle prime classi di merito (A-C), con una netta prevalenza (38 su 64, ossia il 59,37%) di quelli inseriti nelle prime due. Ciò ha fatto sì che la produzione del Dipartimento abbia ottenuto una valutazione media superiore alla valutazione media dei prodotti conferiti per l'area. Di qui, il rimarchevole posizionamento del Dipartimento nella graduatoria di area (cinquantanovesimo su 143 dipartimenti) come nel quartile di riferimento (diciassettesimo su 55 dipartimenti).
La ricerca nella programmazione
Multidisciplinarità e interdisciplinarità (nel senso, ma non esclusivamente,
di Humanities and Technology e di dialogo tra sapere umanistico e
'scienze dure' o 'della vita') informano le linee di ricerca del Dipartimento.
Queste intendono configurarsi come ambiti molto ampi, in grado di garantire una
convergenza diffusa del personale ricercatore/docente.
- Nuove tecnologie per lo studio, la valorizzazione e la fruizione del
patrimonio archeologico, artistico e culturale.
Questa linea di ricerca ha per oggetto sperimentale e pratico anzitutto gli
scavi archeologici attivi presso il Dipartimento e la stessa sede dell'Ateneo,
la cittadella monastica seicentesca con il suo ricco patrimonio museale,
artistico e culturale in senso più ampio.
- La storia delle culture europee dall'antichità all'epoca contemporanea:
implicazioni e interazioni storiche, istituzionali, politiche, filologiche, artistiche,
linguistiche e letterarie.
In questa linea di ricerca rientrano contributi in tema di unione europea, di
unità mediterranea, di dialogo tra le culture, realizzabili tutti secondo
un'ottica interdisciplinare.
- Digital Humanities per le industrie culturali e creative.
Un campo di ricerca negli ultimi tempi tra i più praticati, interdisciplinare
nella misura in cui coniuga le competenze storico-artistiche a quelle digitali e
informatiche, ha per oggetto l'apporto che le più avanzate tecnologie digitali
possono offrire alla fruizione del patrimonio artistico e culturale, con nuove
spinte dunque per la gestione di siti archeologici, musei, archivi, etc. Va
rilevato, inoltre, un allargamento dei campi di applicazione delle digital
humanities, che ormai coinvolgono discipline umanistiche - le scienze
politiche, per limitarsi a un solo esempio - diverse da quelle più
tradizionalmente interessate da esse, come, oltre ad archeologia e storia
dell'arte, linguistica, filologia, storia, didattica, etc.
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