Dalla Facoltà di Lettere, in attuazione del nuovo
Statuto di Ateneo, nel 2019 è nato il
Dipartimento di Scienze Umanistiche (DSU). Tale trasformazione ha mantenuto inalterata la
spiccata propensione all'incontro e al confronto fra tre fondamentali filoni di
ricerca della cultura umanistica (quello storico-artistico e archeologico,
quello letterario-filologico-linguistico e quello più propriamente
storiografico, concepito anche nelle sue diramazioni storico-filosofiche e
demo-etnoantropologiche), che aveva caratterizzato, fin dagli albori, l'attività
di ricerca della Facoltà di Lettere, andandosi a stratificare intorno ai
seguenti percorsi di studio:
- Conservazione e Restauro dei Beni Culturali;
- Valorizzazione dei Beni Culturali e del territorio;
- Lingue, letterature e culture dell'Europa e del Mediterraneo.
Nel corso degli anni, questi ultimi si sono andati progressivamente riconfigurando, in misura più adeguata alle esigenze poste dalla contemporaneità, in particolare nel segno del dialogo delle scienze umane con altri ambiti disciplinari, in primis le nuove tecnologie. In questa prospettiva è stata rivista la programmazione della ricerca (anche nella declinazione della progettazione finanziata), e quindi, a cascata, l'offerta didattica triennale e magistrale, come testimonia la trasformazione della Laurea magistrale interclasse in Archeologia e Storia dell'Arte (LM-89; LM-2) nella Laurea Magistrale in Digital Humanities (LM-43), articolata tra Materie letterarie, Archeologia e Storia dell'arte. E così, nella forte saldatura tra ricerca e formazione, è stato anche possibile costruire un ideale filone 'verticale' del percorso degli studi, che dalle lauree triennali guarda fino alle Scuole di Specializzazione o anche alla Scuola dottorale di Ateneo, dedicata a Humanities and Technology.
Quanto all'attività di ricerca del DSU, una delle sue principali direttrici è costituita da sempre dalla multidisciplinarità, assicurata già dalla variegata composizione del suo personale docente/ricercatore, nel quale sono rappresentati quasi una trentina di settori scientifico-disciplinari. Con il tempo, alla multidisciplinarità si è affiancata la interdisciplinarità, declinata nella perdurante (e, anzi, sempre più marcata) attenzione alle frontiere della applicazione delle nuove tecnologie alle scienze umane, a iniziare dai Beni Culturali, ma anche nel tentativo di sperimentare territori, metodi e linguaggi di un dialogo, sempre più necessario e ineludibile, tra le scienze umane e le 'scienze dure'. Nell'ottica della interdisciplinarità, i docenti/ricercatori del DSU sono sensibili a un dialogo sempre più intenso tra le discipline, che si è già tradotto, per esempio, nella realizzazione di lavori in tema di musealizzazione innovativa e restituzione digitale dei dati (data visualization ed exhibition design), i quali hanno coinvolto storici dell'arte, archeologi, architetti, restauratori al fianco di ingegneri informatici; oppure nella organizzazione di convegni e seminari, ma anche di pubblicazioni, che hanno coinvolto docenti e ricercatori afferenti ad ambiti disciplinari diversi; o, infine, nell'avviamento di progetti di ricerca dal taglio interdisciplinare.
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