a.a. 2021/22
Archeologo - Storico dell'Arte - Conservatore dei Beni Culturali
Funzione in un contesto di lavoro:
La figura professionale formata dal Corso potrà operare con funzioni di elevata
responsabilità nelle istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione
del patrimonio archeologico, come Soprintendenze e musei; negli organismi e
unità di studio e di ricerca, di conservazione del patrimonio archeologico,
artistico, documentario e monumentale presso enti ed istituzioni, pubbliche e
private (quali Comuni, Province, Regioni, fondazioni); in società, cooperative e
altri gruppi privati in grado di collaborare in tutte le attività, dallo scavo
alla fruizione pubblica, con gli enti preposti alla tutela del patrimonio
archeologico; nelle attività dell'editoria, della pubblicistica e di altri media
specializzati in campo archeologico.
Le competenze associate alle funzioni su espresse, a prescindere della scelta (archeologia o storia dell'arte), sono quelle che consentono al leureato di essere in grado non solo di valutare, catalogare e interpretare le emergenze dei BBCC del territorio, ma anche di inquadrarle nel contesto storico dell'epoca di riferimento, dimostrando alta professionalità e conoscenze peculiari in settori specifici che caratterizzano l'ampio campo della ricerca. Il Corso, così come progettato, insiste su un alto grado di specializzazione nelle tematiche che caratterizzano le diverse metodologie, della ricerca archeologica come di quella storico-artistica, consentendo allo stesso tempo spiccate capacità di gestione delle nuove tecnologie (diagnostiche, modellistiche e di controllo del territorio) ormai affermate anche nel campo della conservazione, della tutela e del restauro dei BBCC. Dall'altro prevede una maggiormente approfondita conoscenza storica tout-court e storico-culturale e letteraria soprattutto delle fonti classiche e medievali, e della loro interrelazione con la ricerca archeologica e storico-artistica, ma anche di tutte le altre tipologie di documentazione scritta atte alla caratterizzazione storico-intellettuale del manufatto archeologico e artistico.
Le funzioni di coordinamento degli sbocchi professionali su catalogati si avvarranno anche della capacità del laureato di gestire la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale in una prospettiva integrata con lo sviluppo locale, le vocazioni territoriali specifiche e, nello stesso tempo, a concepire in proiezione nazionale e internazionale le realtà archeologiche e storico-artistiche locali.
Competenze associate alla funzione:
Sbocchi professionali per il quali il CdS fornisce una preparazione utilizzabile
nei primi anni di impiego nel mondo del lavoro:
a. istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio
archeologico, come Soprintendenze e musei;
b. organismi e unità di studio e di ricerca, di conservazione del patrimonio
archeologico, artistico, documentario e monumentale presso enti ed istituzioni,
pubbliche e private (quali Comuni, Province, Regioni, fondazioni);
c. società, cooperative e altri gruppi privati in grado di collaborare in tutte
le attività, dallo scavo alla fruizione pubblica, con gli enti preposti alla
tutela del patrimonio archeologico;
d. attività dell'editoria, della pubblicistica e di altri media specializzati in
campo archeologico.
Sbocchi occupazionali:
Il laureato potrà trovare occupazione:
a. nelle istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio
archeologico, come Soprintendenze e musei;
b. in organismi e unità di studio e di ricerca, di conservazione del patrimonio
archeologico, artistico, documentario e monumentale presso enti ed istituzioni,
pubbliche e private (quali Comuni, Province, Regioni, fondazioni);
c. in società, cooperative e altri gruppi privati in grado di collaborare in
tutte le attività, dallo scavo alla fruizione pubblica, con gli enti preposti
alla tutela del patrimonio archeologico;
d. nelle attività dell'editoria, della pubblicistica e di altri media
specializzati in campo archeologico.
Un ulteriore sbocco professionale è rappresentato dalla possibilità di accedere ai corsi e ai concorsi per l'insegnamento medio e superiore nelle classi previste dalla normativa vigente. Tale sbocco si avvale in particolare delle già accennate competenze storiche e storico-letterarie dei laureati.
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