Gentilissimo Studente,
presentandoLe questo vademecum per la
stesura dell'Elaborato finale, speriamo di fare cosa grata a Lei, ma anche utile
a noi docenti. Le difficoltà del lavoro che incontrerà nei prossimi mesi saranno
diverse e non certo riducibili a meri problemi tipografici. Crediamo, però, che
questi suggerimenti - da concordare e discutere con il Docente relatore -
aiutino la sua ricerca e soprattutto rendano più rapida la correzione
dell'elaborato. Conoscendole prima Le sarà molto più facile applicarLe da
subito.
Nel lasciarLe questo elenco, Le ricordiamo che l'Elaborato finale (o
Tesi) deve essere frutto, se non di ricerca, almeno di studio ed elaborazione
personale ed originale, che utilizza molte fonti (bibliografiche o di
archivio) e da queste trae linfa e giovamento, purché le fonti siano sempre
citate in nota e soprattutto siano fonti autorevoli.
- Carattere del testo: times new roman/garamond,
corpo 14
- Carattere delle note: times new roman/garamond, corpo 12
- La
pagina deve avere almeno 20 righe. L'elaborato non si misura con il metro, ma
certo è difficile immaginare un discorso di senso compiuto e di un qualche
interesse e valore che non abbia almeno 70 pagine.
- Il numero di
pagina va inserito in alto o in basso, al centro o a destra della pagina
- I capitoli
vanno numerati a numeri romani (I, II,…) i paragrafi a numeri arabi, indicando
il numero del capitolo seguito dal numero del paragrafo (1.1, 1.2…)
- Segni
di interpunzione: dopo ogni punto, virgola, due punti, punto e virgola, va
sempre uno spazio. Dopo e non prima!!!!
- Titoli delle opere: vanno
scritti in corsivo, senza virgolette. Es.: Il piacere, I fratelli Karamazov….
- Titoli di riviste o giornali: tra virgolette. Es. "La Voce", oppure «Il
Mattino»
- Note a piede pagina: devono avere una numerazione progressiva e devono
contenere: Nome dell'autore puntato, cognome, titolo dell'opera in corsivo,
luogo di pubblicazione, casa editrice, anno di edizione, numero di pagina. Es:
B. Croce, La vita letteraria a Napoli, in Id., La letteratura della
nuova Italia, Bari, Laterza, 1915, pp. 323-334. Se l'opera è stata già
citata: B. Croce, op. cit., p. ….
Se l'opera è già stata citata
proprio nella nota precedente allora si scriverà: ivi, p. …oppure, se la citazione è presa -
oltre che dalla stessa opera - anche dalla stessa pagina, si scriverà: Ibidem.
- Consiglio: per inserire le note a piede pagina seguire queste istruzioni.
Posizionare il cursore del computer nel punto del testo in cui vogliamo inserire
il riferimento della nota. Con il mouse cliccare (in alto sullo schermo del
computer) la voce 'inserisci'; tra le diverse opzioni a cascata deve uscire
'riferimento', quindi 'nota a pie' di pagina'. Cliccare ok, controllando che si
tratti della formattazione standard, quella che prevede numerazione automatica.
Premendo ok il computer automaticamente inserirà il numerino in alto nel testo e
vi porterà col cursore direttamente nello spazio a piede pagina nel quale
potrete scrivere la nota.
- Bibliografia finale: la bibliografia dovrà essere
impostata secondo gli stessi criteri di citazione utilizzati nelle note.
L'elenco delle voci bibliografiche potrà seguire l'ordine alfabetico (del
cognome… sembra banale ma non lo è)
Se proprio dovessimo concludere questo nostro breve scritto, potremmo aggiungere una … 'voce bibliografica', giunta ormai alla nona edizione: U. Eco, Come si fa una tesi di laurea: le materie umanistiche, Milano, Bompiani, 20029.
Non resta che augurarLe buon lavoro!
I Suoi Docenti del Corso di Laurea
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